Affitti brevi nella prima casa

Casa

Chi loca l’immobile per periodi di tempo limitato mantiene i benefici fiscali, purché continui ad avere i requisiti (tra cui la residenza)

Ho un appartamento che ho acquistato nel 2015 come prima casa. Posso affittarlo per brevi periodi (a settimane, nella stagione invernale ed estiva), anche se ho lì la residenza? Il Comune dice di no, ma mi sorge qualche dubbio. Nel caso, cosa perdo a livello di agevolazioni fiscali?

Affittando la prima casa, non si perdono i benefici applicati in sede di atto di acquisto, anche se il contratto di affitto viene stipulato prima dei cinque anni dall’acquisto.

Infatti, le agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa (n. 21, Tabella A, Parte II, Dpr 633/72, o articolo 1, Tariffa Dpr 131/1986, cioè Iva al 4% e imposte di registro, ipotecarie e catastali in misura fissa pari a 200 euro ciascuna, ovvero, se acquisto non da impresa, imposta di registro 2% e ipotecarie e catastali in misura fissa pari a 50 euro ciascuna) si applicano a condizione che, nell’atto di compravendita, l’acquirente dichiari:

– di non essere titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di un’altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove si trova l’immobile oggetto dell’acquisto agevolato;
– di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su un’altra casa di abitazione, acquistata, anche dal coniuge, fruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa.

In particolare, l’immobile deve essere ubicato: nel Comune di residenza dell’acquirente, ovvero nel Comune in cui, entro 18 mesi, l’acquirente stabilirà la propria residenza. In sostanza, è possibile anche affittare l’abitazione acquistata o comprarla già affittata in presenza di tutte le condizioni di legge.

L’affitto anche per periodi brevi potrebbe, però, far venir meno l’esenzione Imu prevista per l’abitazione principale, intesa come dimora abituale. La residenza, infatti, viene mantenuta, ma in sede di controllo si potrebbe eccepire che la casa, anche se per periodi brevi, è affittata.

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