Piano per rilanciare gli affitti!

Casa

Arriva un piano straordinario per gli affitti:

Il prossimo 28 agosto potrebbe essere l’ora x del mercato immobiliare, alle prese con una crisi senza precedenti. Il governo presenterà infatti il piano casa, che conterrà misure d’urto su tutti i fronti che riguardano il mattone, dalle tasse al rilancio dei mutui. Anche sul fronte delle locazioni sono in arrivo grandi novità, con la rivoluzione della cedolare secca, l’introduzione di sgravi fiscali e nuove opportunità per gli inquilini

La diagnosi

In Italia esiste un’emergenza abitativa, specie nelle grandi città, legata a vari fattori. In primo luogo la distanza tra i prezzi di mercato e le reali possibilità degli inquilini. Sebbene questa forbice si sia leggermente ridotta il problema esiste ed è aggravato dall’assenza di politiche attive per la casa

Da un lato, infatti, non si costruiscono più case popolari e dall’altro sono stati gradualmente eliminati i fondi per gli affitti. Il peso del diritto alla casa, sancito dalla costituzione, è stato pertanto spostato dalle amministrazioni ai privati. L’ultimo tentativo, quello del social housing, non è decollato

I proprietari di immobili locati, in Italia sono spesso sottoposti a diverse vessazioni. Le amministrazioni non solo fanno ricadere su di loro il peso della propria inoperanza, ma in caso di mancati pagamenti degli inquilini non fa nulla. I proprietari si trovano così alle prese con lunghissimi sfratti e persino con una nomea sociale da sfruttatori, che portano alcuni settori della società ad occupare i loro immobili

Come se ciò non bastasse, a livello fiscale, oggi tenere una casa in affitto o vuota è pressoche lo stesso. L’introduzione dell’affitto a canone concordato, quando c’era l’ici, aveva infatti “premiato” fiscalmente chi decideva di affittare casa. Oggi questo avviene solo in pochi comuni, mentre nella maggioranza dei municipi tutti sono tartassati allo stesso modo. Se con l’introduzione della cedolare secca le cose erano migliorate dal punto di vista fiscale, ci ha pensato l’imu sulle seconde abitazioni a riequilibrare il tutto sempre a spese dei proprietari. I quali, dal canto loro, non sempre sono dei santi e si vittimizzano più del dovuto, vista la scandalosa situazione italiana degli affitti in nero. In mezzo ai proprietari evasori e agli inquilini inaffidabili, come sempre a rimetterci sono gli onesti, di entrambe le categorie. Farli rincontrare dovrebbe essere la priorità di qualunque amministrazione.

Lo scenario

Tre le proposte che saranno presentate, sempre con un occhio ai conti da rispettare:

1) ripristino della deduzione del 15% ai fini irpef sugli immobili affittati. In questo modo si riconosce un forfait relativo a spese di mantenimento, che la riforma fornero aveva abbassato al 5%.

2) semplificazione della cedolare secca, con la clamorosa applicazione sul 70% dell’imponibile.

3) diminuire l’imu sulle seconde abitazioni locate, differenzindole chiaramente da quelle vuote.

4) oltre agli interventi sul fronte propritari, il governo vuole dotare le regioni di un fondo per il sostegno del canone d’affitto ai redditi più bassi. Oggi queste risorse sono pari a zero.

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